Incontri di "Fine Settimana" percorsi su fede e cultura |
Corso Biblico 2023/2024 Ma noi chi siamo? Un popolo, una città, un tempio |
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in ricordo dell'amico
Sito dedicato a Giuseppe Barbaglio, in cui sono elencate le sue numerose pubblicazioni.
"Chi ci leggerà il Vecchio e Nuovo Testamento con quel rigore filologico e quella letizia interna che ne afferrava il messaggio sapienziale?"
"«Solo Barbaglio poteva riunire persone così lontane», è stato il commento di fronte alla chiesa gremita. Lontane geograficamente (da Porto Torres a Pesaro, da Milano a Roma), lontane culturalmente e religiosamente (politici ed ecclesiastici, credenti e non credenti, cattolici, valdesi ed ebrei), ma unite dalla ricerca d'interiorità e dalla gratitudine verso una persona che ne ha indicato una direzione essenziale."
Il ricordo di un amico e collega
"se in passato la sapienza e la profezia si sono espresse in genere all'interno di un quadro istituzionale e sacerdotale (don Mazzolari, don Milani, papa Roncalli, mons. Romero...), negli ultimi tempi si sono espresse ai margini di tale quadro (dai cosiddetti ridotti, o innalzati, allo stato laicale). Coloro che in passato venivano spregiativamente chiamati «spretati» sono i profeti e i dottori del nostro tempo: costituiscono oggi uno dei luoghi privilegiati di espressione della profezia"
"Egli scrisse per la gente nell'esperienza molteplice e imprevedibile di oggi, per la gente non rassegnata a restar senza luce e speranza."
Dal sito della RAI è possibile ascoltare la puntata del 17 febbraio 2007 della trasmissione radiofonica Uomini e Profeti con Lidia Maggi e Giuseppe Barbaglio
presso la chiesa di S. Gregorio al Celio in Roma si è celebrata la liturgia per Giuseppe Barbaglio. Sono riprodotti i testi e brevi sintesi di alcuni interventi
tra le figure più vive della teologia contemporanea e tra i massimi esperti italiani di San Paolo e di Gesù
dal sito del Mensile della Conferenza delle Chiese Evangeliche di lingua italiana in Svizzera la notizia della scomparsa e il collegamento a "Un'intervista su Gesù con Giuseppe Barbaglio" (http://www.voceevangelica.ch/index.cfm?method=articoli.libriarch&id=1125)
Sulla prestigiosa rivista internazionale di teologia "Concilium " una bella sintesi della ricerca che Giuseppe ha condotto sulle narrazioni evangeliche della risurrezione che supera non solo una visione ingenuamente biologista della risurrezione (non è un cadavere che ritorna alla vita), ma anche l'interpretazione delle apparizioni o del sepolcro vuoto come prove fisiche: "Gesù non è ritornato in vita, ma è stato risuscitato da Dio come il Vivente (Ap 1,18), colui che non muore più (Rm 6,9). Ha ricevuto una vita nuova traboccante di novità di vita per gli uomini".
La Chiesa ufficiale mantenne un rigoroso silenzio all'uscita del libro di Barbaglio su Gesù. Questa intervista, fatta successivamente all'uscita del libro su "Gesù ebreo di Galilea", come mi disse allora Giuseppe Barbaglio, venne pubblicata diverse settimane dopo la sua effettuazione per inspiegabili resistenze all'interno dello stesso giornale. Il 4 gennaio, due giorni dopo, sempre su "la Repubblica" apparve l'intervento polemico di Ghidelli, suo compagno di studi e attuale vescovo, fatto senza neppure avere letto il libro.
Il "Logos" di Giovanni più che con "ragione" deve essere tradotto con "parola annunciata", con "messaggio".
Dal sito della RAI è possibile ascoltare la puntata del 31 marzo 2007 della trasmissione radiofonica Uomini e Profeti. Sulla stessa pagina è presente l'elenco degli interventi di Barbaglio alla trasmissione. Di seguito il testo trascritto dell'intervento di Gabriella Caramore alla trasmissione radiofonica Ricordo di Giuseppe Barbaglio
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