La primavera di Francesco
Dopo due anni di pausa riprende l'iniziativa degli incontri dei "Fine Settimana", giunti alla 36° edizione e promossi dall'Associazione Culturale "don G. Giacomini" insieme alle Parrocchie di S. Leonardo e di S. Stefano di Pallanza, alla Parrocchia della B.V.M. Addolorata di Renco e all'Unità Pastorale di S. Bernardino, Madonna di Campagna e Cavandone. Sono rivolti a tutti coloro che desiderano ripensare da adulti il senso del proprio credere, in ascolto della Parola e nel dialogo col mondo contemporaneo.
Con l'elezione del nuovo vescovo di Roma, avvenuta nel marzo del 2013, nella chiesa è risuonato un linguaggio più evangelico che ridesta speranze, apre a orizzonti di libertà e chiede a tutti maggiori assunzioni di responsabilità.
Papa Francesco ha rimesso al centro della vita e della predicazione della chiesa il vangelo annunciato ai poveri, ha rilanciato la visione di una chiesa povera e dei poveri. Solo una chiesa povera può annunciare il vangelo seguendo la strada di Gesù. Serve un chiesa che sappia ascoltare, dialogare... Una chiesa che accompagni il cammino mettendosi in cammino con la gente... una chiesa misericordiosa, una chiesa capace di scaldare il cuore.
Abbiamo chiesto a Giannino Piana, che ha recentemente curato un volume proprio sulla visione teologica di papa Francesco (Papa Francesco, quale teologia?, Cittadella), di introdurre la riflessione sulla nuova primavera ecclesiale inaugurata dal vescovo di Roma. Ci si concentrerà in particolare sulla sua proposta etica, improntata alla radicalità evangelica e alla misericordia, insieme impegnativa e accogliente. Il ritorno alle sorgenti evangeliche, l'attenzione alle storie personali, la ricerca dell'essenziale connotano la visione di Francesco che intreccia, in particolare, bene comune e ecologia.
Dopo un lungo inverno ecumenico, un insieme di gesti di papa Francesco ha ridato forza al desiderio di unità dei cristiani, come la visita alla chiesa valdese di Torino, l'incontro con il patriarca Kirill a Cuba, il viaggio a Lund per il 500° anniversario della Riforma per riconoscere l'autentica passione per una chiesa più evangelica da parte di Lutero. Di questo nuovo clima ecumenico ci parlerà Gianfranco Bottoni, già responsabile dell'ecumenismo della diocesi di Milano ai tempi di Martini e Tettamanzi. Il cammino di reciproca conoscenza e di fraterna collaborazione tra comunità cattoliche protestanti e ortodosse ha bisogno di nuovi stimoli e di orientamenti più evangelici.
Con un linguaggio più quotidiano ed evangelico sono ritornate alla luce pagine dimenticate del concilio, come quelle relative alla chiesa come popolo di Dio, alla chiesa povera e dei poveri, al senso di fede dei fedeli e al sacerdozio comune, sino alla lettura dei segni dei tempi. Al centro di questa visione c'è il passaggio dal principio di autorità, con una comunicazione solo unidirezionale dall'alto verso il basso, all'annuncio del vangelo che spetta a tutti i battezzati, e quindi alla pratica della sinodalità, del camminare insieme. Il cammino di riforma (ecclesia semper reformanda), di rinnovamento del volto della chiesa, a partire dalle nostre piccole comunità nelle quali ci mettiamo in ascolto della Parola, celebriamo l'eucaristia nel giorno del Signore, ci facciamo prossimi nell'accoglienza e nel dialogo, spetta a ciascuno di noi. Di questo ci parlerà Serena Noceti, esperta di ecclesiologia, che già abbiamo potuto apprezzare una decina di anni fa.
Il popolo di Dio nutre attese di riforma della chiesa, ma le riforme ispirate al primato del vangelo scatenano avversioni e resistenze anche dentro la chiesa. Condividere e accompagnare questo processo di riforma è compito di ogni credente. Più che di folle plaudenti e deleganti, c'è bisogno di credenti consapevoli.